Cambio al vertice per il Consorzio di tutela dei vini DOC di Cirò e Melissa. A guidare l’ente sarà Carlo Siciliani, imprenditore agricolo e figura di riferimento nel comparto vitivinicolo locale. La nomina è stata ufficializzata nei giorni scorsi, segnando l’avvio di una nuova fase per il consorzio impegnato nella valorizzazione delle eccellenze enologiche del territorio.
Siciliani prende il posto di Raffaele Librandi, che ha guidato il consorzio negli ultimi anni accompagnandolo in una fase di consolidamento e rilancio. Durante la sua presidenza, il Consorzio ha posto le basi per una maggiore riconoscibilità del marchio Cirò e Melissa, promuovendo il vino calabrese nei contesti fieristici nazionali e avviando collaborazioni con realtà istituzionali e produttive.
Accanto al neo presidente Carlo Siciliani, il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio di tutela dei vini DOC Cirò e Melissa è composto da Armando Susanna, in qualità di vicepresidente, e dai consiglieri: Salvatore Caparra (1964), Salvatore Caparra (1981), Massimiliano Capoano, Francesco De Franco, Gianluca Ippolito, Paolo Librandi, Vito Senatore, Domenico Spataro e Valentino Zito.
La nuova presidenza arriva in un momento di fermento per il settore, che negli ultimi anni ha registrato un crescente interesse da parte di esperti, appassionati e buyer.
Il Consorzio si prepara dunque a rilanciare la propria strategia promozionale, puntando su campagne mirate, presenza fieristica e una rinnovata attenzione alla qualità produttiva. Tra le priorità, anche il rafforzamento del legame con i produttori locali, attraverso attività di supporto e formazione, nel rispetto dei disciplinari di produzione e con un occhio attento alla sostenibilità.
Siciliani succede a un direttivo che ha posto le basi per una maggiore visibilità della denominazione. Con il suo insediamento, si punta a consolidare i risultati raggiunti e ad affrontare nuove sfide, portando il nome di Cirò e Melissa al centro del dibattito enologico italiano.
Il comparto vitivinicolo resta uno dei motori economici e culturali più rilevanti della Calabria. La nomina del nuovo presidente rappresenta, in questo senso, un segnale importante di continuità e innovazione per un territorio che ha ancora molto da raccontare, e soprattutto da offrire, nel panorama del vino italiano.